Che vibrino le corde
riscaldi il core
per sfamar bisognosi
Il circo
Signore e signori accorrete… accorrete
arriva il circo con musiche e colori
vi faremo passare delle ore liete
dai sarà bello , venite fuori
Sono un’EQUILIBRISTA , non mi sbilancio
devo fare tutto contemporaneamente
lavorare con passione e slancio
badare ai figli e al marito indifferente
Attenzione Signori ora… senza una mano
vediamo se resiste a tenere in piedi tutto
cercando aiuto o affetto invano
e avendo il cuore e l’animo distrutto
Ma non è finita… sempre nuove sfide
dopo aver donato cosi tanto amore
non sei più abbastanza e lui ti deride
tradendo senza rispetto il tuo povero cuore
Signori e Signori se questo ancora non basta
sei costretta a ricominciare da capo
essere positiva certo non guasta
cercando perlomeno di non essere un grattacapo
E se ancora volete nuove prove
ogni equilibrio ora viene sconvolto
da questo virus COVID 19
e il nostro mondo viene capovolto
Ma come vedete ancora sto in piedi
non son crollata e se mi chiedete
“salta nel fuoco in punta dei piedi”
Io ci riesco… TATAN… Sorridete!!!
…
Son TRAPEZISTA che sapeva anche amare
lo sono stata per tanti anni credete
bisogna anche sapersi lasciare andare
affidarsi agli altri anche senza rete
Ma l’amore purtroppo è un’arma a doppio taglio
è meraviglioso, ma anche tanto prende
e rinunciare a sé stessi è proprio uno sbaglio
e senza rispetto niente più lo riaccende
Quindi bisogna saper tornare come prima
al nostro trapezio imparando qualcosa
e non perdere la propria autostima
perché la vita che è una cosa preziosa
Ma se mi chiedessero di ricominciare
lo farei senza alcuna paura
non ho di sicuro timore ad amare
non chiudo il mio cuore dentro delle mura
…
Ed ora ecco a voi il PAGLIACCIO
che ride , scherza e mette tutti di buon umore
anche se in realtà questo è un periodaccio
ma non importa, resistiamo senza clamore
Come diceva giustamente mio nonno
“Meglio far ridere che far piangere”
non tenere rancori e farsi un buon sonno
perdonare , andare avanti senza rimpiangere
…
Ho iniziato a scrivere poesie e filastrocche
le mie emozioni come un acquarello
si sono liberate e non sono sciocche
le parole escono come conigli dal cappello
Sono ILLUSIONISTA non è una bugia
ho imparato ad amare la vita
forse è solo una una magia
ma voglio condividere la mia gioia infinita
Non c’è bisogno di pagare… Venite!
Fatevi avanti Signore e Signori
Stiamo un po’ insieme e se mi seguite
riuscirò a riscaldare i vostri cuori.
Mariangela
AAA – Domande cercasi
Cerco domande, lo so che è strano
come al solito vado controcorrente
con ogni risposta un po’ mi allontano
dal capire qualcosa di questa vita sfuggente
il pensiero è complesso lo ammetto
ma ogni certezza è un circolo chiuso
ci chiude la mente ed io non lo accetto
preferisco il dubbio all’essere ottuso
Ora non so se vi è mai capitato
quando eravate solo dei bambini
di essere curiosi di tutto il creato
i PERCHE’ volteggiavano come palloncini
Il mondo era un’eterna sorpresa
niente era scontato o fuori posto
cercare di capire era la nostra impresa
lo facevamo divertendoci ad ogni costo
E non c’era nessun doppio fine
solamente un autentico interesse
le nostre intenzioni erano genuine
sempre idee nuove, mai le stesse
Poi crescendo abbiamo dimenticato
con l’illusione di avere tutto sotto controllo
la nostra arroganza ha in realtà camuffato
paure ed ansie che ci scavavano nel midollo
Invece cercare è una continua avventura
non è importane chi vince la partita
chi ha ragione o chi ha la scorza più dura
è il nostro percorso che si chiama VITA
Allora a volte assorta mi domando:
Chi ordina la fila delle formiche sul davanzale?
Cosa sognano gli orsi riposando?
Come usciremo dalla crisi economica attuale?
Da dove veniamo e perché siamo qui?
Perché i colori riscaldano i cuori?
Perché vola in piedi il colibrì?
E da dove viene l’ispirazione dei pittori?
Non ci sono domande più o meno importanti
la verità a volte prende un percorso strano
con entusiasmo e fiducia andiamo avanti
non sprechiamo il nostro tempo invano
Triste sarebbe non chiedere più nulla
e perdere il nostro tempo solo a lamentarsi
che noia assoluta, che vita fasulla
niente di nuovo non resterebbe che annoiarsi
Quindi CERCO DOMANDE di ogni genere
da fare distesa sull’erba con il naso insù
che restino sospese come la cenere
e poi lentamente ricadano quaggiù
Sono disposta a pagare in sorrisi
o in una sana conversazione
niente paura non siate indecisi
ringrazierò tutti con educazione
Mariangela
Preghiera
Come vorrei riuscire a liberare
quella preghiera che ho chiusa dentro
in questa gabbia che è ora il mio cuore
è lì bloccata proprio nel centro.
Sono in attesa di un chiaro segno
qualsiasi cosa che mi faccia capire
a chi rivolgerla, chi ne sarà degno,
chi ci darà la luce all’imbrunire
Non ricordo quando ho perso per strada
la mia fede barattandola per disinteresse
che ogni speranza dissolve o dirada
non ho potuto impedire che accadesse
Le delusioni piano a piano hanno eroso
le credenze che mi avevano tramandato
riti ripetuti in modo frettoloso
forse è stato meglio tutto sommato
Ma ora che tutto è cambiato e stravolto
vorrei tanto il sollievo di qualche certezza
in questo mondo così capovolto
vorrei una luce, una carezza
Ho sempre provato una grande invidia
per la forza interiore che avevano i vecchi
nell’affrontare qualsiasi insidia
che fosse una guerra o un mal d’orecchi
Ora con la ragione ci illudiamo di aver trovato
ogni risposta al perché siamo al mondo
il meccanismo razionale che ci ha generato
dovrebbe bastarci fino in fondo
Ma allora perché più risposte ci da
questa scienza un po’ presuntuosa
che è convinta di comprendere ogni complessità
io ho la sensazione che ci manchi qualcosa?
Ho tanto bisogno di dare un senso
al nostro passaggio su questa terra
dare un valore al dono immenso
che è questa vita che ci ama e ci atterra
Che la preghiera mia si alzi solenne
voli in alto e trovi la via
verso il Suo amore sempre perenne
che accetta e perdona la mia anarchia
Voglio credere che qualcuno ascolti
questo mio grido cosi disperato
e che un po’ di amore e pace porti
a questa umanità che lo ha dimenticato.
Mariangela
Pian pianino
Ma come è accaduto ? Quando è successo?
Il tempo è volato ed io ho un nodo alla gola
Ho sempre viaggiato con la fantasia lo confesso
costruivo capanne con sedie e lenzuola
Mi piaceva tanto giocare con gli amici
passavo le ore leggendo libri e fumetti
ce li scambiavamo ed eravamo felici
e passavamo le giornate correndo tra i boschetti
Ci inventavamo avventure pazzesche
bastava solo un bastone od un vecchio cappello
per immaginare storie grottesche
poi ridere insieme , come era bello !
E solamente con una scatola di colori
viaggiavamo con la fantasia in mondi lontani
nei prati raccoglievamo primule e fiori
e i mondi dei “grandi” per noi erano arcani
Li vedevamo sempre correre ed agitarsi tanto
preoccupati del lavoro e del denaro
sentirli discutere rompeva l’incanto
sorridere per loro era un fatto raro
Ricordo che allora io ho pensato:
“quando cresco non voglio essere come loro”
questo pensiero è scomparso appena nato
come una freccia che passa e lascia il foro
E senza accorgermi è stato un attimo
sono cresciuta, mi sono innamorata
è naturale , era legittimo
ma la giovinezza mi ha travolto e cambiato
Quando hai vent’anni hai solo fretta
voglia di vivere, consumare ed amare
niente ti ferma, sei una saetta
non hai paura e non hai tempo per pensare
Ma a questo punto la vita ti ha già agganciato
sei entrato nel vortice delle responsabilità
ogni tuo sogno hai dimenticato
dovendo affrontare le difficoltà
Studio, lavoro, famiglia, figli
tutto di corsa e non si possono fare errori
sappiano tutto noi, non si accettano consigli
e ci ritroviamo a vivere come i nostri genitori
Occupiamo ogni momento senza decoro
non lasciamo spazio a spiritualità e riflessioni
senza capire che il tempo è il vero tesoro
non carriera , invidie e competizioni
E gli anni fuggono via come dei gatti
che passano accanto alle cose importanti
ma non le vedono perché sono distratti
anche se son chiare, proprio li davanti
Niente ci sorprende o ci fa sognare
non ci soffermiamo a guardare le rose
non c’è tempo, abbiamo altro da fare
siamo impegnati dobbiamo fare altre cose.
Ma ora siamo costretti a frenare
per questo virus che ci spaventa
senza distrazioni per anestetizzare
la solitudine che ci tormenta
Guardo una bimba alla televisione
ha un volto splendido di bellezza ignara
e in un attimo torna la visione
della vita che da piccola mi era tanto cara
Cosa ci siamo persi per strada?
senza che nessuno se ne accorgesse
perché abbiamo permesso che questo accada
dimenticare i veri valori e tradire noi stesse
Ora che non possiamo più fare nulla
abbiamo l’occasione per dare una svolta
per abbandonare questa vita fasulla
imparare ad amare come una volta
E ci accorgiamo quanto fossero preziose
le piccole cose che non sapevamo apprezzare
ora ci mancano son considerazioni dolorose
ma qualcosa doveva veramente cambiare.
Quindi forse questa è la nostra occasione
di capire finalmente qualcosa
pian pianino con collaborazione
ne verremo fuori e ne sono orgogliosa
Mariangela
La Valigia
La valigia
Vivo in montagna, in un paesino
dove han vissuto mio padre e mio nonno,
conosco ogni angolo, pietra o gradino
tutto scorre uguale come in un sonno.
Dietro la chiesa c’è un basso muretto,
da lì si vede tutta la vallata,
in autunno si colora ogni bosco o vigneto
ed è bello di sera con la luce ambrata
Ma io sono inquieto, questa è una premessa
mi sento giovane, non voglio questo legame
la stessa vita: ogni domenica a Messa,
niente lavoro e tanta, tanta fame.
Quello che mi stanca e quasi mi annienta
è che non ci posso fare proprio niente
siamo tutti lì intorno alla polenta
ma senza uno scopo io sono furente.
Vorrei rompere questa catena
dimostrare che posso fare la differenza
questa povertà mi avvelena
non devo a nessuno la mia obbedienza
Penso alla Nina, l’ho incontrata al Vespro
mi ha fatto subito perdere la testa
ma vicino e lei mi sento maldestro
la vita che le offro è troppo modesta.
Passeggiamo nei boschi mano nella mano
del resto qui non c’è altro da fare
le dico: “vedrai piccola andremo lontano
i nostri sogni si possono avverare”
Ho sentito che all’estero c’è tanto lavoro
ti pagano perfino loro il viaggio
Io sono giovane, la paura ignoro
posso provarci con forza e coraggio
Lo hanno fatto anche Bepi e Toni
sono partiti da un anno per il Brasile
fanno tanti soldi , sono dei ricconi
posso farlo anche io, non sono un vile
Compro una casa e poi ti chiamo
posso offrirti una vita migliore
e anche la famiglia poi aiutiamo
non voglio certo essere inferiore
Allora inizio a risparmiare
un soldo, due soldi senza ingordigia
un po’ alla volta inizio a sperare
e finalmente compro questa valigia.
La Nina mi accompagna alla corriera
non è mai uscita dal nostro paese
piange , è pallida , si allontana nella sera
verso la casa dove le luci sono accese.
Ed io con molti altri mi trovo nella nave
siamo come le bestie dentro la stalla
alcuni li conosco, sono della zona del Piave
altri son nuovi, siamo spalla contro spalla
La traversata è un vero tormento
ma son sorretto da tutti i miei sogni
cerco di capire ogni diverso accento
ma tutti badano solo ai loro bisogni
Quando arriviamo in Brasile fa caldo
ci caricano in malo modo in un carretto
ho un po’ paura, non sono più così spavaldo
non ci trattano certo con rispetto
veniamo scaricati in una fattoria
dove lavoriamo come muli dall’alba al tramonto
non è come mi aspettavo, ma non posso fuggire via
ci pagano poco e mettono tutto in conto
Non abbiamo tempo nemmeno per pensare
o per riposarci sotto questo sole cocente
i nostri padroni continuano a giudicare
hanno già deciso che non abbiamo voglia di far niente.
Così veloce il tempo passa
a casa scriviamo che va tutto bene
che siamo ricchi e facciamo vita grassa
ma siamo tanto stanchi e nulla di nuovo avviene.
Sfruttano il nostro lavoro, ci trattano come schiavi
e noi a testa bassa lo dobbiamo fare
ma io penso ai tuoi occhi e a come mi guardavi
e non riesco a dimenticare
Allora guardo la mia valigia appoggiata a terra
e sogno di poter un giorno tornare
e l’emozione subito mi afferra
quando la mia valle tento di evocare.
E quando la speranza si addormenta
vorrei rivedere il paese di nuovo
mi manca tanto perfino la polenta
se ci ripenso io mi commuovo.
Allora mi chiedo se ne valeva la pena
penso alle persone che ho dovuto lasciare
ma dovevo pur rompere questa catena
e per fare questo si deve rischiare.
Proprio per questo non posso stare zitto
quando vedo tanta gente cercare una nuova vita
perché la speranza è un nostro diritto
e la nostra umanità non può essere esaurita.
Noi veneti dovremmo essere i primi a capire
non dovremmo giudicare o emettere nessun verdetto
siamo nella stessa barca ne dobbiamo convenire
ed ogni storia merita il nostro rispetto
La mia vita è stata dura, ma non ho rimpianti
tutti i miei ricordi conservo come in un tempio
ho seguito il mio cuore e sono andato avanti
spero che questo vi sia di buon esempio
Non dovete temere chi arriva da lontano
provate a dar loro una possibilità
italiano, marocchino o africano
se li ascoltate troverete delle affinità
E il mio sogno cresce e si alimenta
proprio non se ne vuole andare via
ci vedo tutti davanti ad una polenta
basterebbe solo un po’ di empatia
Mariangela
Lettera a me stessa vecchina
Cara amica, non per acidità
ma trovo difficile immaginare
come sarò alla tua età
spero tanto tu me lo possa raccontare
Già la parola “vecchia” risulta offensiva
non è certo più sinonimo di saggezza
quindi non ti mettere sulla difensiva
cercherò di parlarti con delicatezza
Prometti solo di avere compassione
per tutti gli errori che puoi aver fatto
meriti certo la mia benedizione
devi ricordarlo, questo è il nostro patto
Non lo nascondo un po’ mi spaventa
invecchiare come le tartarughe
non so se sarò cinica, non mi rappresenta
o se seguirò stanca la mia strada di rughe
Non pretendo certo di essere troppo in forma
non lo sono stata nemmeno a diciotto anni
la natura di sicuro non si trasforma
mi basterebbe solo non avere troppi affanni
Ho dovuto cambiare i miei obiettivi
reinventare tutta la mia vita
troverò percorsi alternativi
da rincorrere fino alla mia dipartita
Me li dovrò sicuramente inventare
ho davanti mille possibilità
posso anche tornare ad amare
lascio aperta ogni opportunità
Del resto mia mamma me lo insegna
non dobbiamo mettere la parola fine
credere nella vita non è cosa indegna
se lo vogliamo, rinasciamo tutte le mattine
Certo , bisogna avere un po’ di fortuna
la salute è veramente fondamentale
voglio vivere, non stare in tribuna
e non pretendo di essere immortale
Già alla mia età la gente ti guarda
come se avessi finito il tuo percorso
In questo mondo veloce chi ritarda
non ha diritto a nessun soccorso
Abbiamo educato noi questa generazione
attenta solo al momento presente
vogliono tutto e subito senza moderazione
e la loro indifferenza è piuttosto avvilente
Ma la mia più grande paura
è la china di ottusità e razzismo
è il rifiuto di ogni cultura
che non sia un gretto materialismo
i vecchi valori sono cambiati
profitto, moda, visibilità e fama
sono i nuovi miti e ne sono abbagliati
tutto giustificano se la folla acclama
Abbiamo distrutto questo pianeta
per superficialità e puro egoismo
l’indifferenza per il futuro mi inquieta
ogni ideale provoca solo scetticismo
Nessuno legge o si informa veramente
le fake news e i messaggi veloci
sono diventati un affluente
dove attingere verità feroci
la vecchiaia è un male , è un pensiero diffuso
ognuno pensa solo a se stesso
considerano che il tuo cervello ormai sia fuori uso
se alla vita produttiva non hai più accesso
Ma con gli anni il tuo cuore non invecchia
è solo un po’ ferito ed acciaccato
la tua gioventù è dentro e sonnecchia
e il tuo fuoco deve solo essere risvegliato
Quindi non abbatterti e non perdere la speranza
sogna ad occhi aperti , voglio vederti brillare
cogli di ogni minuto la fragranza
alla vita ti puoi abbandonare
Pensa non hai più regole da seguire
libera vivi, non sei controllata
nulla ti frena, lo devi capire
puoi anche farti una bella risata
E ti puoi permettere di dire quello che pensi
senza filtri o paura di non essere civile
e se dai scandalo o attiri dissensi
ridi ed invoca la demenza senile
Mariangela
Matrioska
Come una Matrioska provo a mostrare
un primo strato di trucco e colore,
un po’ forzato, ma al gioco mi lascio andare
che i complimenti mi metton di buon umore.
Scavando ancora c’è uno strato buffo
dove in realtà sfogo la mia autoironia,
la mia insicurezza così camuffo
ridendo anche io in vostra compagnia
Con la testa sempre un po’ svagata
mostro il mio lato da vera artista.
Canto, dipingo da autodidatta
il mio mondo a colori è sempre in vista.
Un’altra faccia trovate ancor scavando
dentro al mio guscio di malinconia,
tristi ricordi vado nascondendo,
dai quali non posso fuggire via.
E del resto fuggir non mi è congeniale,
Solo affrontando il dolore acuto,
anche a rischio di sembrare asociale
devo capire questo “mondo fottuto”
Ha senso vivere secondo il proprio istinto
in connessione con la nostra natura profonda
non farsi chiudere in un recinto
da convenienze, dove l’anima affonda
Quindi se ben si guarda un altro strato affiora
là dove si è persa ogni traccia di autostima
dove s’è perduto il proprio centro ancora
e la speranza non è più come prima.
Quando sognavamo di un mondo buono
e credevamo che tutti fossero amici
e all’amore lasciavamo ogni abbandono
e tutti i sogni rinascevan come Fenici.
Ma tutti gli strati, già complessi allora
non vengon visti, ne compresi appieno
da chi insensibile ci addolora
spegnendo in noi l’arcobaleno.
Chi è solo nel suo mondo egoista
tutto centrato solo su se stesso
di te non vede nulla il narcisista
e rifiuta in te ogni progresso.
E tutta presa dall’amore e dalla famiglia
perdi il ricordo di ogni tuo strato.
Quello che sei più non ti assomiglia,
rimane solo il tuo cuore addolorato.
Ma quando tutto sembra al fin perduto,
in una giornata triste, buia e mesta,
quando ogni spiraglio di finto amor è caduto
un alito di dignità alza allor la testa.
Prima piano, quasi in un sussurro
frenato da mille paure profonde,
poi sale… vola su nel cielo azzurro
voci di libertà dentro me infonde.
E un’altra bambolina fa l’occhiolino ed esce
con tutto il coraggio e la forza che porta dentro.
Affronta i rischi e a ricominciar riesce
e di un vulcano è l’epicentro.
Nessuno sapeva della sua esistenza
Lei per prima ne era all’oscuro,
del suo potenziale aveva diffidenza
per affrontar con forza il futuro.
Cercar le ossa, ritrovar se stessa
duro lavoro di tanta pazienza,
ritrovar gioie, speranza , che scommessa
esser in sintonia con la propria coscienza.
Tutte le bambole lavoran oggi assieme,
per sollevar la testa con orgoglio,
perché complessa son… ”bene e male” insieme
e nuova vita fa nascer nuovo germoglio.
Ma attenti… la storia non è finita,
chissà quante facce posso ancor celare
Non è terminata questa partita
che è questa vita che mi ostino ad amare.
Quindi… Occhio, che non esca ancora
una lupa, un leone o una bestia feroce
ad ogni sopruso attenti affiora
si difende e fa sentir alta la sua voce.
Mariangela
Lettera a me stessa bambina
Cara amica, non so come affrontare
questa lettera così complessa
non so proprio da dove cominciare
per dare dei consigli a me stessa.
Ti vedo giovane, piena di speranza
di allegria e di castelli in aria
sogni un amore dentro la tua stanza,
ma ti senti incompresa e solitaria.
Non temere, avrai una famiglia
e sarà dolce poterci credere
il dono immenso di una figlia
e poi di un’altra, credi potrà succedere.
Ma la vita è uno strano percorso….
come un ragno, prepara la tua rete
vedrai, più volte dovrai farne ricorso
quando per te non ci sarà più quiete.
Quando dovrai affrontare le onde
di una vita che ti metterà alla prova
quando nessuno troverai sulle sponde
ad aiutarti a trovar linfa nuova.
Serve una rete, fatta di arte e veri valori
creala negli anni a poco a poco
libri, amici, musica e colori
loro ti aiuteranno in questo gioco
E credi… non devi avere paura
non temere quello che accadrà
arrenderti non è nella tua natura
tutto puoi con la tua forza di volontà.
Poi se proprio vuoi da me un consiglio
cerca di essere indipendente e ribelle
segui il tuo cuore, senza battere ciglio
libera ridi a crepapelle
E non ti fare inacidire
da delusioni e tradimenti
da chi si ostina a non capire
i tuoi pensieri così potenti.
E tutti quelli che ti criticheranno
hanno paura della tua allegria,
sono solo invidiosi , e non lo sanno
sono distruttivi… Mandali Via !!!
Nella vita di gioie e dolori
mantieni sempre le tue priorità
non tradire mai i tuoi amici migliori
sii leale, è una tua abilità.
Ma non hai certo bisogno del mio aiuto
spesso la vita per prima ci insegna,
ogni dolore darà il suo contributo,
cerca soltanto di esserne degna.
Quindi buon viaggio salta il fossato
cogli l’incanto di ogni momento
e se va male, resisti e trattieni il fiato
questo è il mio unico suggerimento.
Mariangela
Matite Colorate
Io adoro le matite colorate.
Per me non sono soltanto delle cose,
oggetti giochi o cavolate,
sono amiche molto preziose.
Quando le guardo vedo chiaramente
le possibilità che serbano dentro,
sento quasi una forza dirompente
che sposta tutto il mio baricentro.
Sento un’urgenza, una vera smania,
non so frenarla e nemmeno voglio,
mi brucia dentro, mi dilania.
Non resisto……. datemi un foglio!
La mia mente, libera di volare
vede castelli, boschi e foglie verdi,
fiori che solo i prati riescono a ricamare
allora i colori si muovon come accordi.
Seguon la musica che viene dal mio cuore,
vedono lucida ogni possibilità,
della verità intuiscono il bagliore
aldilà di ogni oscurità.
E la mia mano corre veloce
sicura disegna, parte in quarta
con una passione che dentro mi cuoce
segue i pensieri sopra la carta.
Posso sbagliare, ma non è un problema
si può correggere con la gomma,
non per questo mi viene un patema,
non è poi male tirando la somma.
E mano a mano che il tempo passa
la si può anche temperare
invecchiando l’incanto non si abbassa
ogni volta si può rinnovare.
Magari nella vita qualcuno riuscisse
a vedere in noi il meglio e il buono,
se solo qualcuno ci incoraggiasse
potremmo darci con abbandono.
E se per caso si dovesse sbagliare
qualcuno potrebbe aiutarci un poco
a cancellare e a ricominciare
perdonandoci almeno pressappoco.
Ma la realtà di certo è impietosa
È fredda, gelida, risoluta,
quindi…. in attesa che cambi qualcosa
che devo dire…… la matita mi aiuta.
Mariangela