We are Back : IMMAGINIFICA!

Dopo un lungo periodo di inattività riproviamo a coinvolgere i nostri amici in una nuova avventura, non più di fotografia (o meglio non solo) ma di altre forme d’arte.

La sfida è stata di fornire a tutti una piccola tela della dimensione 15×20 e di chiedere di riempirla con estro, senza indicare un tema o una tecnica, ma lasciando libero spazio al personale sentire, dando una occasione di libertà e di .

I frutti di questa ventata artistica si potranno cogliere presenziando ad IMMAGINIFICA Domenica 7 Maggio alle ore 15:00 c/o la sede del Club dello Stroppolo a Conegliano, l’evento creato ad hoc in cui ben 24 opere verranno mostrate al pubblico. In questo caso non sarà un concorso, una competizione bensì una occasione per un ritrovo in amicizia e per uno stimolo a cercare nel nostro animo la bellezza.

Non paghi, abbiamo incaricato i GHESOMEIA & FRIENDS di intrattenerci con un po’ si sana musica dal vivo.

Non mancherà un buffet ed una mescita di bevande, per lo più alcoliche 😉

GHESOMEIA : Virus Free!!!

Cari Amici, in attesa del vaccino che ci protegga dalla ‘nuova peste’,

potete sempre, in modo assolutamente sicuro, avere un contatto sociale con ‘Virus Free’, la nuova fatica discografica, sanificata con ozono, del quintetto delle meraviglie.

Non indugiate oltre, cliccate qui!

Il circo

Signore e signori accorrete… accorrete

arriva il circo con musiche e colori

vi faremo passare delle  ore liete

dai sarà bello , venite fuori 

Sono  un’EQUILIBRISTA , non mi sbilancio

devo fare tutto contemporaneamente

lavorare con passione e slancio

badare ai figli e al marito indifferente

Attenzione Signori ora… senza una mano

vediamo  se resiste a tenere in piedi  tutto

cercando aiuto o affetto invano

e avendo il cuore e  l’animo distrutto

Ma non è finita… sempre nuove sfide

dopo aver donato cosi tanto amore

non sei più abbastanza e lui ti deride

tradendo senza rispetto il tuo povero cuore

Signori e Signori se questo ancora non basta

sei  costretta a ricominciare da capo

essere positiva certo non guasta

cercando perlomeno di non essere un grattacapo

E se ancora volete nuove prove

ogni equilibrio ora viene sconvolto

da questo virus COVID 19

e il nostro mondo viene capovolto

Ma  come vedete ancora sto in piedi

non son crollata e se mi chiedete

salta nel fuoco in punta dei piedi

Io ci riesco… TATAN… Sorridete!!!

Son TRAPEZISTA che sapeva anche amare

lo sono stata per tanti anni credete

bisogna anche sapersi  lasciare andare

affidarsi agli altri anche senza rete

Ma l’amore purtroppo è un’arma a doppio taglio

è meraviglioso, ma anche tanto prende

e rinunciare a sé stessi è proprio uno sbaglio

e senza rispetto niente più lo riaccende

Quindi bisogna saper tornare come prima

al nostro trapezio  imparando qualcosa

e non perdere la propria autostima

perché la  vita che è una cosa preziosa

Ma se mi chiedessero di ricominciare

lo farei senza alcuna paura

non ho di sicuro timore ad amare

non chiudo il mio cuore dentro delle mura

Ed ora ecco a voi il PAGLIACCIO

che ride , scherza e mette tutti di buon umore

anche se in realtà questo è un periodaccio

ma non importa, resistiamo senza clamore

Come diceva giustamente mio nonno

Meglio far ridere che far piangere

non tenere rancori e farsi un buon sonno

perdonare , andare avanti senza rimpiangere

Ho iniziato a scrivere poesie e filastrocche

le mie emozioni come un acquarello

si  sono liberate e non sono sciocche

le parole escono come conigli dal cappello

Sono  ILLUSIONISTA  non è una bugia

ho imparato ad amare la vita

forse è solo  una una magia

ma voglio condividere la mia gioia infinita

Non c’è bisogno di pagare… Venite!

Fatevi avanti Signore e Signori

Stiamo un po’ insieme e se mi seguite

riuscirò a riscaldare i vostri cuori.

Mariangela

AAA – Domande cercasi

Cerco domande, lo so che è strano

come al solito vado controcorrente

con ogni risposta un po’ mi allontano

dal  capire qualcosa di questa vita  sfuggente

il pensiero è complesso lo ammetto

ma ogni certezza è un circolo chiuso

ci chiude la mente ed io non lo accetto

preferisco il dubbio all’essere ottuso

Ora non so se vi è mai capitato

quando eravate solo dei bambini

di  essere curiosi di tutto il creato

i PERCHE’  volteggiavano  come palloncini

Il mondo era un’eterna sorpresa

niente era scontato o fuori posto

cercare di capire era la nostra impresa

lo facevamo  divertendoci ad ogni costo

E non c’era nessun doppio fine

solamente un autentico interesse

le nostre intenzioni erano genuine

sempre idee nuove, mai le stesse

Poi crescendo abbiamo dimenticato

con l’illusione di avere tutto sotto controllo

la nostra arroganza ha in realtà  camuffato

 paure ed ansie che ci scavavano  nel midollo

Invece cercare è una continua avventura

non è importane chi vince la partita

chi ha ragione o chi ha la scorza più dura

è il nostro percorso che si chiama VITA

Allora a volte assorta mi domando:

Chi ordina la fila delle formiche sul davanzale?

Cosa sognano gli orsi riposando?

Come usciremo dalla crisi economica attuale?

Da dove veniamo e perché siamo qui?

Perché i colori riscaldano i cuori?

Perché vola in piedi il colibrì?

E da dove viene l’ispirazione dei pittori?

Non ci sono domande più o meno importanti

la verità a volte prende un percorso strano

con entusiasmo e fiducia andiamo avanti

non sprechiamo il nostro tempo invano

Triste sarebbe non chiedere più nulla

e perdere il nostro tempo solo a lamentarsi

che noia assoluta, che vita fasulla

niente di nuovo non resterebbe che annoiarsi

Quindi CERCO DOMANDE  di ogni genere

da fare distesa sull’erba con il naso insù

che restino sospese come la cenere

e poi lentamente ricadano quaggiù

Sono disposta a pagare in sorrisi

o in una sana conversazione

niente paura non siate indecisi

ringrazierò tutti  con educazione

Mariangela

Preghiera

Come vorrei riuscire a liberare

quella preghiera che ho chiusa dentro

in questa gabbia che è ora il mio cuore

è lì bloccata proprio nel centro.

Sono in attesa di un chiaro segno

qualsiasi cosa che mi faccia capire

a chi rivolgerla, chi ne sarà degno,

chi ci darà la luce all’imbrunire

Non ricordo quando ho perso per strada

la mia fede barattandola per disinteresse

che ogni speranza dissolve o dirada

non ho potuto impedire che accadesse

Le delusioni piano a piano hanno eroso

le credenze che mi avevano tramandato

riti ripetuti in modo frettoloso

forse è stato meglio tutto sommato

Ma ora che tutto è cambiato e stravolto

vorrei tanto il sollievo di qualche certezza

in questo mondo così capovolto

vorrei una luce, una carezza

Ho sempre provato una grande invidia

per la forza interiore che avevano i vecchi

nell’affrontare qualsiasi insidia

che fosse una guerra o un mal d’orecchi

Ora con la ragione ci illudiamo di aver trovato

ogni risposta al perché siamo al mondo

il meccanismo razionale che ci ha generato

dovrebbe bastarci fino in fondo

Ma allora perché più risposte ci da

questa scienza un po’ presuntuosa

che è convinta di comprendere ogni complessità

io ho la sensazione che ci manchi qualcosa?

Ho tanto bisogno di dare un senso

al nostro passaggio su questa terra

dare un valore al dono immenso

che è questa vita che ci ama e ci atterra

Che la preghiera mia si alzi solenne

voli in alto e trovi la via

verso il Suo amore sempre perenne

che accetta e perdona la mia anarchia

Voglio credere che qualcuno ascolti

questo mio grido cosi disperato

e che un po’ di amore e pace porti

a questa umanità che lo ha dimenticato.

Mariangela

Pian pianino

Ma come è accaduto ? Quando è successo?

Il tempo è volato ed io ho un nodo alla gola

Ho sempre viaggiato con la fantasia lo confesso

costruivo capanne con sedie e lenzuola

Mi piaceva tanto giocare con gli amici

passavo le ore leggendo libri e fumetti

ce li scambiavamo ed eravamo felici

e passavamo le giornate correndo tra i boschetti

Ci inventavamo avventure pazzesche

bastava solo un bastone od un vecchio cappello

per immaginare storie grottesche

poi ridere insieme , come era bello !

E  solamente con  una scatola di colori

viaggiavamo con la fantasia  in mondi lontani

nei prati raccoglievamo primule e fiori

e i mondi  dei “grandi” per noi erano arcani

Li vedevamo sempre correre ed agitarsi tanto

preoccupati del lavoro e del denaro

sentirli discutere rompeva l’incanto

sorridere per loro era un fatto raro

Ricordo che allora io ho pensato:

“quando cresco non voglio essere come loro”

questo pensiero è scomparso appena nato

come una freccia che passa e lascia il foro

E senza accorgermi  è stato un attimo

sono cresciuta, mi sono innamorata

è naturale , era legittimo

ma la giovinezza mi ha travolto e cambiato

Quando hai vent’anni hai solo fretta

voglia  di vivere, consumare ed amare

niente ti ferma, sei una saetta

non hai paura e non hai tempo per pensare

Ma a questo punto la vita ti ha già agganciato

sei entrato nel vortice delle responsabilità

ogni tuo sogno hai dimenticato

dovendo affrontare le difficoltà

Studio, lavoro, famiglia, figli

tutto di corsa  e non si possono fare  errori

sappiano tutto noi, non si accettano consigli

e ci ritroviamo a vivere come i nostri genitori

Occupiamo ogni momento senza decoro

non lasciamo spazio a spiritualità e riflessioni

senza capire che il tempo è il vero  tesoro

non carriera , invidie e competizioni

E gli anni  fuggono  via come dei gatti

che passano accanto alle cose importanti

ma non le vedono perché sono distratti

anche se son chiare, proprio li davanti

Niente ci sorprende o ci fa sognare

non  ci soffermiamo a guardare le rose

non c’è tempo, abbiamo altro da fare

 siamo impegnati dobbiamo fare altre cose.

Ma ora  siamo costretti a frenare

per questo virus che ci spaventa

senza  distrazioni per anestetizzare

la solitudine che ci tormenta

Guardo una bimba alla televisione

ha un volto splendido di bellezza ignara

e in un attimo torna la visione

della vita che da piccola mi era tanto cara

Cosa ci siamo persi per strada?

senza che nessuno se ne accorgesse

perché abbiamo permesso che questo accada

dimenticare i veri valori  e tradire  noi stesse

Ora che non possiamo più fare nulla

abbiamo l’occasione per dare una svolta

per abbandonare questa vita fasulla

imparare ad amare come una volta

E ci accorgiamo quanto fossero preziose

le piccole cose che non sapevamo apprezzare

ora ci mancano son considerazioni  dolorose

ma qualcosa doveva veramente cambiare.

Quindi forse questa è la nostra occasione

di capire finalmente qualcosa

pian pianino  con collaborazione

ne verremo fuori e ne sono orgogliosa

Mariangela

La Valigia

La valigia

Vivo in montagna, in un paesino

dove han vissuto mio padre e mio nonno,

conosco ogni angolo, pietra o gradino

tutto scorre uguale come in un sonno.

Dietro la chiesa c’è un basso muretto,

da lì si vede tutta la vallata,

in autunno si colora ogni bosco o vigneto

ed è bello di sera con la luce ambrata

Ma io sono inquieto, questa è una premessa

mi sento giovane, non voglio questo legame

la stessa vita: ogni domenica a Messa,

niente lavoro e tanta, tanta fame.

Quello che mi stanca e quasi mi annienta

è che non ci posso fare proprio niente

siamo tutti lì intorno alla polenta

ma senza uno scopo io sono furente.

Vorrei rompere questa catena

dimostrare che posso fare la differenza

questa povertà mi avvelena

non devo a nessuno la mia obbedienza

Penso alla Nina, l’ho incontrata al Vespro

mi ha fatto subito perdere la testa

ma vicino e lei mi sento maldestro

la vita che le offro è troppo modesta.

Passeggiamo nei boschi mano nella mano

del  resto qui non c’è altro da fare

le dico: “vedrai piccola andremo lontano

i nostri sogni si possono avverare”

Ho sentito che all’estero c’è tanto lavoro

ti pagano perfino loro il viaggio

Io sono giovane, la paura ignoro

posso provarci con forza e coraggio

Lo hanno fatto anche Bepi e Toni

sono partiti da un anno per il Brasile

fanno tanti soldi , sono dei ricconi

posso farlo anche io, non  sono un vile

Compro una casa e poi ti chiamo

posso offrirti una vita migliore

e anche la famiglia poi aiutiamo

non voglio certo essere inferiore

Allora inizio a risparmiare

un soldo, due soldi senza ingordigia

un po’ alla volta inizio a sperare

e finalmente compro questa valigia.

La Nina mi accompagna alla corriera

non è mai uscita dal nostro paese

piange , è pallida , si allontana nella sera

verso la casa dove le luci sono accese.

Ed io con molti altri mi trovo nella nave

siamo come le bestie dentro la stalla

alcuni li conosco, sono della zona del Piave

altri son nuovi, siamo spalla contro spalla

La traversata è un vero tormento

ma son sorretto da tutti i miei sogni

cerco di capire ogni diverso accento

ma tutti badano solo ai loro bisogni

Quando arriviamo in Brasile fa caldo

ci caricano in malo modo  in un carretto

ho un po’ paura, non sono più così spavaldo

non ci trattano certo con rispetto

veniamo scaricati in una fattoria

dove lavoriamo come muli dall’alba al tramonto

non è come mi aspettavo, ma non posso fuggire via

ci pagano poco e mettono tutto in conto

Non abbiamo  tempo nemmeno per pensare

o per  riposarci sotto questo sole cocente

i nostri padroni continuano a giudicare

hanno già deciso che non abbiamo voglia di far niente.

Così veloce il tempo passa

a casa scriviamo che va tutto bene

che siamo ricchi e facciamo vita grassa

ma siamo tanto stanchi e nulla di nuovo avviene.

Sfruttano il nostro lavoro, ci trattano come schiavi

e noi a testa bassa lo dobbiamo fare

ma io penso ai tuoi occhi e a come mi guardavi

e non riesco a dimenticare

Allora guardo la mia valigia appoggiata a terra

e sogno di poter un giorno tornare

e l’emozione subito mi afferra

quando la mia valle tento di evocare.

E quando la speranza si addormenta

vorrei rivedere il paese di nuovo

mi manca tanto perfino la polenta

se ci ripenso io mi commuovo.

Allora mi chiedo se ne valeva la pena

penso alle persone che ho dovuto lasciare

ma dovevo pur rompere questa catena

e per fare questo si deve rischiare.

Proprio per questo non posso stare zitto

quando vedo tanta gente cercare una nuova vita

perché la speranza è un nostro diritto

e la nostra umanità non può essere esaurita.

Noi veneti dovremmo essere i primi a capire

non dovremmo giudicare o emettere nessun verdetto

siamo nella stessa barca ne dobbiamo convenire

ed ogni storia merita il nostro rispetto

La mia vita è stata dura, ma non ho rimpianti

tutti i miei ricordi conservo come in un tempio

ho seguito il mio cuore e sono andato avanti

spero che questo vi sia di buon esempio

Non dovete temere  chi arriva da lontano

provate a dar  loro una possibilità

italiano, marocchino o africano

se li ascoltate troverete delle affinità

E il mio sogno cresce e si alimenta

proprio non se ne vuole andare via

ci vedo tutti davanti ad una polenta

basterebbe  solo un po’ di empatia

Mariangela

Lettera a me stessa vecchina

Cara amica, non per acidità

ma trovo difficile immaginare

come sarò alla tua età

spero tanto tu me lo possa raccontare

Già la parola “vecchia” risulta offensiva

non è certo più sinonimo di saggezza

quindi non ti mettere sulla difensiva

cercherò di parlarti con delicatezza

Prometti solo di avere compassione

per tutti gli errori che puoi aver fatto

meriti certo la mia benedizione

devi ricordarlo, questo è il nostro patto

Non lo nascondo un po’ mi spaventa

invecchiare come le tartarughe

non so se sarò cinica, non mi rappresenta

o se seguirò stanca la mia strada di rughe

Non pretendo certo di essere troppo in forma

non lo sono stata nemmeno a diciotto anni

la natura di sicuro  non si trasforma

mi basterebbe solo non avere troppi affanni

Ho dovuto cambiare i miei obiettivi

reinventare tutta la mia vita

troverò percorsi alternativi

da rincorrere fino alla mia dipartita

Me li dovrò sicuramente inventare

ho davanti mille possibilità

posso anche tornare ad amare

lascio aperta ogni opportunità

Del resto mia mamma me lo insegna

non dobbiamo mettere la parola fine

credere nella vita non è cosa indegna

se lo vogliamo, rinasciamo tutte le mattine

Certo , bisogna avere un po’ di fortuna

la salute è veramente fondamentale

voglio vivere, non stare in tribuna

e non pretendo di essere immortale

Già alla mia età la gente ti guarda

come se avessi finito il tuo percorso

In questo mondo veloce chi ritarda

non ha diritto a nessun soccorso

Abbiamo educato noi questa generazione

attenta solo al momento presente

vogliono tutto e subito senza moderazione

e la loro indifferenza è piuttosto avvilente

Ma la mia più grande paura

è la china di ottusità e razzismo

è il rifiuto di ogni cultura

che non sia un gretto materialismo

i  vecchi valori sono cambiati

profitto, moda, visibilità e fama

sono i nuovi miti e ne sono abbagliati

tutto giustificano se la folla acclama

Abbiamo distrutto questo pianeta

per superficialità  e puro egoismo

l’indifferenza per il futuro mi inquieta

ogni ideale provoca solo scetticismo

Nessuno legge o si informa veramente

le fake news e i messaggi veloci

sono diventati un affluente

dove attingere verità feroci

la vecchiaia è un male , è un pensiero diffuso

ognuno pensa solo a se stesso

considerano  che il tuo cervello ormai sia fuori uso

se alla vita produttiva non hai più accesso

Ma con gli anni il tuo cuore non invecchia

è solo un po’ ferito ed acciaccato

la tua gioventù è dentro e sonnecchia

e il tuo fuoco deve solo essere risvegliato

Quindi non abbatterti e non perdere la speranza

sogna ad occhi aperti , voglio vederti brillare

cogli di ogni minuto la fragranza

alla vita ti puoi abbandonare

Pensa non hai più regole da seguire

libera vivi, non sei controllata

nulla ti frena, lo devi capire

puoi anche farti una bella risata

E ti puoi permettere di dire quello che pensi

senza filtri o paura di non essere civile

e se dai scandalo o attiri dissensi

ridi ed invoca la demenza senile

Mariangela