La buona terra di Pearl S. Buck

8 Novembre 2012

 

Con La Buona terra di Pearl S.Buck, libro scritto nel 1931, siamo entrati in un umile mondo contadino cinese, antecedente le rivoluzioni che ne hanno poi cambiato il volto. Testo accolto favorevolmente  dal gruppo; alcune critiche però si focalizzano sul linguaggio ormai desueto dallo stile piano, pacato, ritenuto poco incisivo  nel suscitare  le giuste emozioni  in un racconto di vite pur denso di situazioni drammatiche e difficili. Controbattono altri  che questo realismo non violento, raccontato dall’esterno, non ha impedito loro di provare empatia riuscendo ad  affrontare temi coinvolgenti senza sentirsi sopraffare da emozioni troppo forti. Nel dibattere, invece, e condiviso lo sdegno e la pietas per usi da noi ritenuti crudeli,  legati ad una cultura vincolata  ad un formalismo reputato fortemente ipocrita.. Abbiamo invece accolto il personaggio di O-Lan con affetto e considerazione, è lei il perno forte su cui poggia la famiglia e la fortuna di Wang-Lung. Con lei abbiamo sofferto,  disprezzando profondamente il marito, per averle tolto così  vilmente le due perle da regalare alla concubina. Ma in fondo Wang-Lung non è un cattivo diavolo, è solo un uomo “cinese” con le sue debolezze ed ha,  ha a “suo modo” una certa  delicatezza. Noi lo vediamo attraversare la vita, pur tentato dall’ozio che il “caso” gli porta e dall’ambizione del parvenu, rimanendo fedele, legato e grato, sino alla fine, alla  sua buona terra.

Tanti i temi e forti: sottomissione, schiavitù, infanticidio, eutanasia, sessualità, famiglia, usanze crudeli (fasciatura dei piedi) affrontati da angolazioni  inusuali per noi di cui riusciamo a cogliere la ragione attraverso il pensiero di Confucio.

Infatti, veniamo a conoscenza che i cinesi dell’epoca seguivano il codice di comportamento confuciano: in questo codice non c’era spazio per i diritti perché l’individuo cinese era connotato solo dai propri doveri verso la famiglia e la collettività. I doveri assolti attraverso i riti e la pietas-familiare (educazione al rispetto- subordinazione).Mancava però da loro  il concetto di uguaglianza nei rapporti personali,  il rapporto era sempre gerarchico (verticale): figlio-padre, moglie-marito, giovane-vecchio, suddito-sovrano, servo-padrone, fratello minore-fratello maggiore, amico minore-amico maggiore. Il criterio di subordinazione andava sempre rispettato poiché per loro l’unico peccato, diverso dalla nostra concezione di peccato e di  colpa, era un comportamento  riprovevole.

Autore

Pearl S. Buck, scrittrice statunitense (1892-1972), visse moltissimi anni in Cina. Ritornò definitivamente  negli Stati Uniti nel 1934. Autrice di molte opere narrative: La Buona terra vinse nel 1931 il Premio Pulitzer. Le fu assegnato nel 1938 il premio Nobel per la Letteratura

 


Genere: romanzo