Il diario di Jane Somers di Doris  Lessing

Giovedì 3 maggio 2012

Giovedì 3 maggio il Gruppo di lettura si è incontrato per discutere un’opera della scrittrice Doris Lessing: Il diario di Jane Somers. Libro profondo e pregno di tematiche coinvolgenti tali da indurre i partecipanti  ad aprirsi con autenticità donando, e condividendo con il gruppo, proprie  private esperienze. Tali i temi trattati: la morte, la vecchiaia, l’indigenza, la solitudine, la malattia, i rapporti famigliari e di lavoro, l’amicizia. La scrittura della Lessing è  semplice, diretta  nel registrare la quotidianità  e gli stati d’animo dei personaggi così veri  da lasciare in molti un velo di tristezza perché “la verità è intollerabile”. Infatti il libro mostra le conseguenze che il decadimento fisico unito a povertà e  solitudine comporta, quel divenire “esseri invisibili”    lentamente avviati verso la non autosufficienza, considerati quasi oggetti senza dignità,  incamminati verso la morte. Tutto ciò  ci  può far paura.  Il centro del libro però e il cambiamento. Janna cambia ( anche nella vita di Maude v’è cambiamento ma è più qualitativo), muta profondamente. Qualcuno si è chiesto: perché questo enorme e improvviso cambiamento in lei?  E’ la protagonista a darci un primo indizio: ella decide di diventare migliore, ma la sua prima esperienza  in tal senso fallisce perché inserita in una realtà camuffata, costruita. Solo nell’incontro casuale con Maude  scatta quel qualcosa, che forse permette  un  inconscio riconoscersi,  infatti  “le sensazioni represse rinvengono nei momenti meno aspettati” favorendo  con il tempo la loro stessa liberalizzazione. Janna  non solo deve rielaborare  il lutto di una sposa- figlia bambina ma  c’è anche il suo chiedersi  “come fossi in realtà” di  donna  che vuole essere sempre apprezzata,  ammirata,   che si rende visibile con uno “stile”  perché lei  “si considera con il giudizio degli altri”.  Attraverso l’amicizia con Maude:  vecchia, scorbutica,  malandata, bisognosa ma  combattiva, dotata di una sua “forza” la rabbia, questa trasformazione  avviene. Il cambiamento inizia in un contesto  di vita  così nuovo, tra tensioni che smuovono emozioni contrastanti da portarla un po’ alla volta a riconoscere se stessa sino al punto  da poter affermare (dissolvendo il giudizio degli altri) “..non è assurda nessuna scelta se si è consapevoli”.

La  disponibilità “gratuita”  di Janna lentamente conquista la fiducia di  Maude che la  contraccambia regalandole  le sue storie. Nessuna delle due  “ipnotizza sé stessa” ma si ascoltano, vedono l’altra   e se stesse nei propri lati chiari e scuri    instaurando in  tal modo un  rapporto  di amicizia   basato sul rispetto e  costruendo a poco a poco l’affetto. C’è arricchimento per tutte e due.

Janna accoglie la vita di quel mondo sconosciuto e  diventa scrittrice poi,  quando riconosce il valore del tempo, (come lo conoscono i vecchi)  lo fa proprio riuscendo  ad assaporare attimi di felicità. Come felice è Maude  che ha un’amica “che ci sarà sempre”. Questa è per lei  una tale felicità, prima mai avuta dalla vita,   da non farle accettare la  “sua” morte, pur così naturale a 92 anni. Non è pronta a morire ora, per lei  è una “tragedia” che la farà lottare  con la sola energia che ha “la rabbia” fino alla fine. Resta il desiderio di Janna di mostrare ai terribili parenti di Maude  quanto lei valesse e il valore  della loro amicizia. Fallisce perché  tali esseri  non possono  vedere e cogliere, dentro la loro grettezza di vita, la gratuità e l’uguaglianza di una affettuosa vera  amicizia. Loro vedono, vogliono vedere semplicemente e solamente una “Buona Vicina”.

 

L’autore

Doris  Lessing nasce in Iran nel 1919,  dal 1949 vive in Inghilterra. Ha vinto il premio internazionale Grinzane Cavour nel 2001 e il premio Nobel per la letteratura nel 2007


Genere: romanzo