Bianca come il latte Rossa come il sangue di Alessandro D’Avenia

2 agosto 2012

Bianca come il latte Rossa come il sangue, opera prima di Alessandro D’Avenia, è il testo dibattuto nella serata di giovedì; storia di formazione  nell’incontro con la sofferenza E’ un “diario mentale” che si snoda nel presente, in un susseguirsi velocissimo di pensieri, azioni, dialoghi brevi; supportato da un uso della punteggiatura ravvicinato, da frasi quasi aforistiche e  metafore, a volte, poetiche.

Subito il confronto ha svelato due anime nel gruppo di lettura. Molti gli estimatori del libro: per la scorrevolezza, la freschezza del linguaggio proprio all’adolescenza, la “storia” che prende e muove i sentimenti e fa commuovere. C’è poi la delicatezza con la quale i temi importanti si toccano: amore, malattia, sofferenza, morte, religione e le riflessioni che loro stesse inducono.

Di grande importanza poi la positività dei personaggi che esemplificano ciò che la scuola, la famiglia, l’amore e la fede dovrebbero essere. Non ultimi gli spunti offerti (come esempi di una possibile vita sana e serena), al nostro caotico mondo e agli adolescenti di oggi.

Molte anche le considerazioni critiche degli altri componenti del gruppo: dalla scrittura e struttura del libro, articolata in brevissime frasi oggettive, l’uso particolare della punteggiatura ed i capitoli che si risolvono in complessive due pagine.

C’è poi il linguaggio, che pur apparendo realistico non si appoggia su un “vero” contesto reale. Viene fatto notare come le tematiche importanti siano trattate solo in superficie ed i personaggi non siano a “tutto tondo” ma leggeri, quasi irreali; come irreale è quella dotta, improbabile maturità adolescenziale e quella, troppo saggia, responsabilità educativa-genitoriale negli adulti.

Qualcuno lo ha definito un libro “epidermico”, trovandolo testo adatto per un target inerente alla crescita personale e l’ambito scolastico.

Scritta tra le righe del libro, inoltre, si è intuita una volontà apostolica propedeutica ad un cammino cristiano e sociale di fede vissuta.

A conclusione della serata, il nostro dibattito è rimasto aperto: proverò ora, dandomi il permesso, di concludere. Quest’opera è, ed ha tutto quello che sopra ci siamo detti. Scorre, commuove, dona saggi aforismi. E’ esemplare ed utile a molti, perché identifica un modo di vivere ed un mondo che vorremmo in essere. Ma, questo “romanzo” è anche irrealistico, non convince del tutto in quanto molti dei personaggi e il contesto  narrativo rimangono in superficie.

A me pare, che la prosa dell’autore non  raggiunga il delicato equilibrio che soddisfa pienamente il connubio di sentimento+ragione; tale accordo può indicare ciò che differenzia il romanzo buono e la “buona” opera narrativa.

L’Autore

Alessandro D’avenia  nasce a Palermo nel 1977 attualmente vive a Milano dove insegna latino e italiano  in un Liceo. Bianca come il latte Rossa come il sangue è il suo libro d’esordio, il titolo del suo secondo lavoro è Cose che nessuno sa.


Genere: romanzo